Anfibi e Rettili

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ANFIBI

Gli Anfibi, dal greco amphibios = “a doppia vita”, sono una classe di vertebrati la cui temperatura del corpo è dipendente da quella dell’ambiente. Sono diffusi in tutti i continenti con esclusione dell’Antartide. Gli habitat acquatici e umidi sono per loro sicuramente i più adatti, ciononostante, la plasticità adattativa della classe è notevole visto che ha consentito ad alcune specie di colonizzare aree a clima particolarmente rigido come ambienti oltre i 3000 metri di quota ed i deserti.

Occorre distinguere le due tipologie principali, ossia il “tipo” Anuro, come rane, rospi e raganelle, e il “tipo” Urodelo, come salamandre e tritoni. E’ questa la suddivisione espositiva scelta per la teca degli Anfibi, così da rendere immediatamente chiara ed evidente la distinzione tassonomica all’interno di questa classe. Sono osservabili numerosi esempi di specie italiane conservate in liquido, ma non mancano le testimonianze di alcuni esemplari alloctoni invasivi come la tristemente famosa Rana Toro, conservata a secco mediante una non comune tecnica di imbalsamazione.

RETTILI

I Rettili rappresentano il primo gruppo di Vertebrati che si è adattato ad un ambiente strettamente terreste. Il loro aspetto esteriore, particolarmente disomogeneo, è testimonianza della loro grande plasticità adattativa: il corpo può infatti essere tondeggiante, oppure appiattito, allungato o vermiforme, provvisto di zampe oppure completamente privo di arti.

Nella teca espositiva a loro dedicata sono presenti esempi appartenenti a tutti gli ordini: Cheloni, Loricati, Ofidi e Sauri. In esposizione sia esemplari Italiani che provenienti dalle varie parti del mondo, dai più innocui a quelli più velenosi e letali.